Di seguito il comunicato diffuso dal Consigliere regionale Francesco Laddomada:  Avviato il progetto di istituzione del Treno d’Epoca “Valle d’Itria Express” – sulla scia dell’esperienza consolidata in Salento – con la recente Convenzione stipulata tra le Ferrovie Sud Est e l’Associazione Ionico Salentina Amici delle Ferrovie (AISAF), partendo dal recupero funzionale ed estetico di rotabili storici.

“Esprimo grande apprezzamento per il Progetto, quale strumento di conoscenza dell’entroterra tra le province di Taranto e Bari, della sua storia, tradizioni e patrimonio culturale e ambientale, attraverso gli innumerevoli possibili percorsi turistici naturalistici e didattico-tematici. Questi consentiranno la riscoperta dei centri storici più antichi e meno conosciuti (Conversano, Putignano, Noci), delle masserie storiche, pubbliche e private (da Crispiano a Grottaglie) e delle tradizioni gastronomiche e vitivinicole della Valle d’Itria, dei boschi e parchi naturalistici e dei siti archeologici e carsici del nostro Territorio.” Così scrive il Consigliere Francesco Laddomada in una sua nota agli Assessori regionali Giannini e Nardoni, alla Dirigenza delle Ferrovie Sud-Est ed ai Responsabili AISAF delle sezioni di Bari e Taranto.

“Con la possibilità del trasporto di biciclette e l’abbinamento di particolari percorsi cicloturistici – commenta Laddomada -, si offrirebbe un’ottima integrazione alla Ciclovia Adriatica e ai percorsi “Green Road”, magari con la percorrenza dell’estesa rete tratturale caratteristica del nostro Territorio, della cui valorizzazione già da tempo mi occupo, in collaborazione con l’Ufficio Parco Tratturi di Foggia.

Inoltre, ho sollecitato – conclude Laddomada – la ristrutturazione e riattivazione della stazioncina di San Simone FSE, ricadente in agro di Crispiano. Questo casello ferroviario, ubicato a poche centinaia di metri dal Parco Naturalistico di Masseria Russoli, costituirebbe un punto nodale di scambio tra i percorsi turistici del Treno d’Epoca e un più facile accesso alla stessa Masseria, da connettere con il Tratturello martinese. Il Treno d’Epoca potrà così avere anche scopo didattico per le scolaresche in visita, per la conoscenza e salvaguardia della razza asinina di Martina Franca.”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a usare questo sito, siete d'accordo con l'uso dei cookie. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close