Secondo un sondaggio condotto da Demopolis, il centrodestra ha guadagnato il 3% scindendosi tra Forza Italia e NCD. Ma per Mario Caroli “nessuno strappo nella nostra città”

Il famoso motto latino “Dividi et impera” sembra aver guidato la scissione all’interno del PDL, con la quale Forza Italia, gestita sempre da Silvio Berlusconi si è divisa dal Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. Secondo un sondaggio di Demopolis diffuso lunedì sera all’interno della trasmissione “Otto e mezzo” su La7, lo strappo ha fatto guadagnare al centrodestra ben tre punti percentuali. I dati, infatti, parlano di un 17% per Forza Italia e il 9% per il NCD, portando così la coalizione ad un totale di 26%, contro il 23% cui è arrivato il PDL alle scorse elezioni.

Per capire se lo strappo potrà avere ripercussione a livello locale, abbiamo incontrato Mario Caroli, vice coordinatore cittadino del PDL. “Non mi risulta nessuna scissione a Martina Franca, dove non è prevista nessuna diaspora verso il NCD. Neanche a livello provinciale ho sentore di divisione. Comunque – precisa Caroli – laddove qualcuno decida di aderire alla formazione guidata da Alfano, si tratterebbe di personaggi politici non di primissimo piano. Non escludo che qualche politico decida di aderire al NCD, in vista delle prossime elezioni regionali, per ragioni di opportunità di una candidatura che nel PDL non avrebbe avuto, ma lo farebbe anche per andare contro la leadership di Raffaele Fitto e non certo per dividersi da Berlusconi”. Il vice coordinatore cittadino prova anche a spiegare il significato politico della scissione: “C’è una parte dell’elettorato che è stanca di Berlusconi e si è voluta dare un’alternativa. Parte del centrodestra vuole che il governo continui, ma c’è un’altra fetta che preferirebbe porre fine alle larghe intese: per questo la scissione mi sembra una mostra intelligente, per raccogliere tutto l’elettorato. A livello regionale c’è una frizione tra gli alfaniani pugliesi e Fitto – ma quest’ultimo rimane il vero leader pugliese – ma a livello provinciale e cittadino nessuna divisione. Nell’ultimo coordinamento provinciale c’è stata piena unità di intenti e nessuno ha dato cenni di voler cambiare rotta”, ha concluso Caroli.

Domenico Fumarola

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