Dopo un ottobre rovente, nel quale ci fu il famoso consiglio comunale del 25 ottobre, dove si discusse del Regolamento Imu, e le successive settimane, scandite a colpi di botta e risposta fra maggioranza ed opposizione, a Martina Franca si torna a parlare di Imu e Soget.

In quella precisa occasione il sindaco Franco Ancona, nel suo intervento, sostenne con forza l’internalizzazione del servizio di riscossione, affermando: “Non so se riusciremo a sciogliere consensualmente il nostro accordo con SOGET (valido tre anni, nda). Ribadiamo però il nostro impegno a costruire un ufficio per l’internalizzazione, perfettamente strutturato al punto tale da «spingere» quasi la SOGET a disinteressarsi di Martina. Non possiamo quindi chiudere il nostro rapporto con tanto anticipo, finchè non avremo un ufficio pienamente funzionale”.

Nel frattempo però, fra Amministrazione e Soget qualcosa si è mosso. Negli scorsi giorni, con la Determina Dirigenziale n. 05, si è infatti proceduto alla modifica del contratto tra Comune di Martina Franca e Soget, stipulato lo scorso 23 maggio.

In quella data le parti, dopo una gara pubblica, raggiungevano un accordo per la concessione del servizio di riscossione, fissando l’aggio per “Servizio di gestione ordinaria dell’ICI-IMU e della TARSU” (pari alla percentuale sulle somme riscosse, trattenuta dall’esattore come compenso per il servizio prestato all’Ente) da riconoscere alla Soget, in misura pari all’1,88%. A seguito della sopravvenuta normativa in materia di IMU sono mutate le modalità di riscossione imposte per legge, nonché l’ammontare della riscossione rispetto a quanto posto a base di gara. In data 25 ottobre 2012, il Comune di Martina Franca contestava le fatture emesse dalla Soget e l’entità dell’aggio per “eccessiva onerosità dovuta alla semplice applicazione del valore percentuale previsto in contratto applicato all’ammontare della riscossione IMU e non all’ammontare della riscossione ICI (come da capitolato)”.

In sintesi: nonostante ci fosse un accordo formale, il Comune contestava la percentuale trattenuta da Soget, ed avviava quindi un processo di discussione con la società, fatto di ripetuti incontri e formali risposte alla contestazione da parte della società di riscossione. In un primo momento, si era convenuto di ridurre del 50% l’aggio della riscossione IMU prevista in contratto ed in specie di fissarlo allo 0.94% oltre IVA, stante il riscontro della Soget, pervenuto all’ente in data 12 dicembre 2012.

A causa di alcuni problemi di tipo normativo, visti i dispositivi vigenti, suscettibili di modifiche in itinere, “le parti convengono di non modificare l’aggio così come previsto in contratto ma di integrare il contratto ponendo il tetto massimo di aggio IMU, da corrispondere al concessionario, fissato in 103mila euro oltre IVA, equivalente circa allo 0,94% dell’attuale gettito IMU”. Di conseguenza, il nuovo accordo riconosce alla Soget “l’aggio annuale per la riscossione IMU dell’1,88% entro il tetto massimo di € 103.000,00 a tacitazione e soddisfo di ogni pretesa, importo determinato in base agli importi inseriti nel capitolato d’oneri allegato al bando di gara della procedura ad evidenza pubblica espletata per l’affidamento in concessione”

Oltre alla ridiscussione dell’aggio da riconoscere come compenso prestazionale, il nuovo accordo parla anche  di software gestionale e “flusso informatico che la SO.G.E.T. S.p.A. deve restituire all’ente”. L’articolo 4 della modifica contrattuale nasce infatti a seguito di svariati incontri con l’ente e con i tecnici informatici di entrambe le parti, e recita: A seguito del mancato aggiornamento del software comunale con cadenza mensile così come previsto dal contratto, si fissa il termine perentorio del 31 gennaio 2013 a carico della SO.G.E.T. S.p.A. per effettuare il primo aggiornamento operativo informatico del software comunale di una serie costante mensile di aggiornamenti del DATA BASE comunale, in caso contrario ove entro tale termine non si addiviene ad una soluzione informatica, la SO.G.E.T. S.p.A. si impegna sin d’ora ad effettuare mensilmente l’aggiornamento manuale del software distaccando una unità di personale presso il comune di Martina Franca per effettuare esclusivamente tale attività e consentire al Comune di utilizzare il proprio data base aggiornato, pena la risoluzione contrattuale così come prevista dal contratto già stipulato”.

Insomma, se la Soget non provvede ad aggiornare il database comunale, vero e proprio cuore di tutto il motore tributario dal quale si ricavano i dati che generano le cartelle inviate ai cittadini, l’accordo può andare incontro alla risoluzione. Per ora l’internalizzazione può attendere.

Carlo Carbotti

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