Noi lo definimmo scandaloso, quando lo raccontammo nei giorni scorsi. Antonio Martucci, consigliere regionale (foto: repertorio, Martucci è il secondo da destra) lo definisce inaccettabile. Mancava la firma dell’avvocato della Regione, l’atto è stato considerato inammissibile. Quella firma mancante nell’atto di costituzione di parte civile della Regione Puglia è qualcosa che non si può sentire, anche se l’avvocatura della Regione parla di mero errore tecnico e di conseguenze negative pressoché inesistenti. Noi ci limitiamo ad osservare che, mancando in sede di udienza preliminare la costituzione di parte civile della Regione Puglia nel processo contro 47 inquisiti per lo scandalo-sanità, e volendo patteggiare 5 di quei 47 inquisiti, significa che nei confronti di quei cinque, se accettato il patteggiamento (lo si saprà in settimana) non c’è nessuna possibilità di fare la costituzione di parte civile. Cioè non c’è nessuna possibilità, per l’ente, cioè per la comunità dei cittadini, di recuperare i soldi. Per gli altri 42 invece, se rinviati a giudizio, la costituzione di parte civile potrà essere riproposta prima del dibattimento. Ma con i cinque, eventualmente come la mettiamo?

Di seguito il comunicato stampa diffuso dal consigliere regionale Antonio Martucci:

“Se sotto il profilo legale il Gup di Bari ritiene ‘inammissibile’ la costituzione di parte civile, credo che sotto il profilo politico sia da considerare ancora più inammissibile che gli avvocati della Regione Puglia si siano dimenticati di firmare l’atto di costituzione di parte civile”.

Lo dichiara il Consigliere Regionale Antonio Martucci a seguito del rigetto dell’istanza di costituzione di parte civile della Regione Puglia nel processo a carico di 47 persone, tra cui ex esponenti della Giunta regionale relativo agli accreditamenti a cliniche private. Il procedimento è stato respinto perché l’avvocato che assiste la Regione Puglia si è dimenticato di firmare l’atto di costituzione di parte civile.

“È un errore molto grave – dice Martucci – del quale chiediamo al Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, di riferirci in Consiglio Regionale. Non è possibile che i cittadini paghino oltre al danno anche la beffa anche perché il danno stimato per l’Ente pubblico ammonterebbe a diversi milioni di euro. Il Presidente Vendola deve rispondere di questo grave errore. La Puglia – dice Martucci – è una Regione che ha molto da migliorare sotto il piano dei servizi sanitari ai cittadini. Non è possibile chiedere ai cittadini di chiudere gli ospedali e ridimensionare le strutture sanitarie e poi al tempo stesso non costituirsi parte civile in un procedimento che ha causato danni economici alle casse dell’Ente. Sono questi episodi – conclude Martucci – che contribuiscono a far perdere la credibilità della politica agli occhi dei cittadini”.

Un pensiero su “Firma mancante: errore grave”
  1. Ho letto che si è trattato di un errore commesso da un avvocato esterno all’Ente. Al consigliere Martucci chiediamo di informarsi chi è stato l’avvocato che ha commesso l’errore, renderlo pubblico e chiedere all’ente Regione Puglia di chiedere i danni al professionista. Avrà sicuramente una assicurazione che potrà risarcire.

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