Il direttore di Rai 1 parla di “costo zero”, perchè tutto sarebbe coperto dalla pubblicità

Nel bene e nel male, il Festival di Sanremo continua a far parlare e discutere. A una settimana dall’inizio della kermesse musicale, quest’anno alla sua 64^ edizione, non si parla soltanto dell’aspetto artistico e musicale, ma anche e soprattutto di quello legato ai costi. Mai come quest’anno l’attenzione della città di Martina Franca è rivolta alla popolare trasmissione che ha segnato pagine di costume. La presenza di Renzo Rubino rappresenta, oggettivamente, un grande motivo di interesse per al città di Martina Franca, ma in questa sede vogliamo puntare l’attenzione su uno degli aspetti più discussi, soprattutto in tempi di crisi economica: i costi del Festival, che Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi hanno chiesto alla Rai di rendere pubblici. “E’ diritto degli utenti che finanziano la rete di Stato attraverso il pagamento del canone conoscere non solo quanto l’azienda abbia speso per la kermesse canora, ma anche quanto l’evento abbia fatto incassare alla rete – spiegano le due associazioni – Nello specifico la Rai deve rendere pubblici tutti i costi del festival, con particolare riferimento ai compensi elargiti a presentatori, vallette e ospiti stranieri e italiani”. Oltre a tali voci, e per meglio comprendere il rapporto tra costi e ricavi, l’azienda deve pubblicare anche le entrate ottenute grazie alla pubblicità trasmessa durante le serate del Festival. Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi tornano inoltre a criticare la scelta del televoto per le canzoni in gara. “Non capiamo come la Rai, nonostante le tante criticità di tale sistema e l’accertata impossibilità di escludere i call center specializzati dalle votazioni, abbia deciso di proseguire con il televoto a Sanremo, mezzo che – come è stato dimostrato in passato – risulta il meno democratico per consentire la partecipazione del pubblico da casa alla scelta della canzone vincitrice”. La risposta arriva, ma per nulla dettagliata, da parte di Giancarlo Leone, direttore di Rai 1, il quale nel corso della conferenza stampa di presentazione afferma: “Adesso molto prima dell’inizio posso dire che i costi sono già coperti ed alla fine del Festival vi diremo anche chi ha prodotto degli utili”. Il rinnovo della convenzione con il festival prevede il versamento per le prossime tre edizioni rispettivamente di 5,5 – 5,25 – 5 milioni di euro. “Si fa ogni anno un gran parlare di quanto costa il Festival, la cifra che gira di più in questi anni è quella di 18 milioni di euro ed è una cifra che non confermiamo o smentiamo ma che sarà il parametro anche per questa edizione. 11 milioni il costo reale più i 7 di anticipo sulla convenzione. Fino alla scorsa edizione avevo dovuto aspettare l’ultima serata per poter confermare che tutti i costi erano stati coperti mentre quest’anno posso dirlo con largo anticipo ancora prima che inizi il Festival. Questa è una grande soddisfazione, abbiamo creato a livello di mercato pubblicitario uno scenario più forte”.

(nella foto: la scenografia di Sanremo della Zitkowsky, un palazzo italiano del ‘700, – fonte: Ansa)

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