Mentre a Taranto si svolge il presidio dei lavoratori organizzato dalla Filctem Cgil, l’onorevole martinese chiede al Ministro del Lavoro “di accelerare l’iter di autorizzazione del riconoscimento della cassa integrazione straordinaria a favore dei 123 lavoratori della ITN e di promuovere un provvedimento che affronti in modo complessivo l’emergenza occupazionale del territorio ionico”

Continuano le interrogazioni dell’onorevole del PDL Gianfranco Chiarelli ai Ministri del governo Letta. Dopo quella inviata al Ministro Lorenzin, stavolta il destinatario è il Ministro del Lavoro. Nell’interrogazione urgente a risposta  scritta, il parlamentare martinese chiede ad Enrico Giovannini “se ritiene di accelerare l’iter di autorizzazione del riconoscimento della cassa integrazione straordinaria a favore dei 123 lavoratori della ITN di Martina Franca e se inoltre, intenda promuovere un provvedimento che affronti in modo complessivo l’emergenza occupazionale del territorio ionico, ogni giorno colpito da nuove crisi, come quella dell’azienda VESTAS che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Taranto, o dell’appalto ENI in forte crisi, e di altre piccole e medie realtà produttive”.

Tutto questo mentre davanti alla Prefettura di Taranto è in corso di svolgimento il presidio dei lavoratori dell’ITN organizzato dalla Filctem Cgil.

Di seguito il testo completo dell’interrogazione, diffusa dall’ufficio stampa dell’onorevole:

Per chiedere, premesso che:

  • Dallo scorso Aprile, 123 lavoratori della Industria Tessile Nardelli di Martina Franca, colpiti dalla decisione aziendale del 2011, di cessare l’attività produttiva, sono in attesa di percepire l’indennità di Cassa Integrazione Straordinaria, ancora non autorizzata dal Ministero del Lavoro.
  • Tanto si inserisce in un contesto generale di crisi che, in particolare ha colpito l’intera provincia ionica, e nello specifico il settore tessile, una volta punta di diamante della economia martinese.
  • L’assenza di qualunque alternativa occupazionale e la mancanza di sostegno al reddito, pone le famiglie dei lavoratori interessati in condizioni di assoluta indigenza.
  • Sul territorio ionico si registrano quotidianamente nuove emergenze come, ad esempio, la recente vertenza VESTAS, azienda che ha dichiarato di voler chiudere lo stabilimento di Taranto, o la crisi dell’appalto ENI, oggetto negli ultimi giorni di forti tensioni sfociate nella protesta degli autotrasportatori del settore.
  • Fermo restando la esigenza di individuare soluzioni più strutturali che determinino le condizioni per un rilancio complessivo della economia ionica, notoriamente afflitta da una notevole quantità di vertenze, tra cui quella che attiene all’Ilva, con le conseguenze nefaste sulla occupazione che tale vertenza ha comportato negli ultimi tempi ( si stima una perdita di circa 13.000 posti di lavoro nell’indotto), è assoluta priorità garantire ai lavoratori che possono beneficiare ancora di strumenti di sostegno straordinario, l’erogazione delle provvidenze previste.

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  • Se ritiene di accelerare l’iter di autorizzazione del riconoscimento della cassa integrazione straordinaria a favore dei 123 lavoratori della ITN di Martina Franca.
  • Se, inoltre, intenda promuovere un provvedimento che affronti in modo complessivo l’emergenza occupazionale del territorio ionico, ogni giorno colpito da nuove crisi, come quella dell’azienda VESTAS che ha deciso di chiudere lo stabilimento di Taranto, o dell’appalto ENI in forte crisi, e di altre piccole e medie realtà produttive.

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