“E’ bello sapere che in un momento dove il pubblico difetta, il privato sa sempre come aiutare il prossimo”. Così ha voluto salutare il sindaco Franco Ancona, a nome delle istituzioni, la donazione di un elettrocardiografo al reparto di pediatria dell’ospedale di Martina Franca, avvenuta ieri mattina da parte dell’Associazione Amici di Ester, insieme alla compagnia teatrale Retropalco non nuova a queste dimostrazioni di solidarietà. Un importante apparecchio che gioverà di certo all’unità ospedaliera nella delicata cura dei più piccoli. “Siamo contenti di contribuire alla cura dei bambini e alla salvaguardia dei reparti, come abbiamo già fatto in passato con la donazione ad esempio di un ecografo. – ha affermato la presidentessa dell’associazione – Ma dobbiamo dire grazie soprattutto ai compagni di viaggio che contribuiscono in maniera essenziale al nostro impegno: la compagnia Retropalco ed il CSV di Taranto, oltre che tanti privati, come il signor Michele Marraffa, il signor Massa e la ditta Serveco che, grazie anche al suo responsabile Pino Caramia, ha donato in nome di una bambina scomparsa. Senza di loro il nostro lavoro andrebbe perso.”

Uno dei responsabili dell’Associazione Amici di Ester, Ottavio Cristofaro, ha introdotto e spiegato la donazione, come un gesto doveroso, avvenuto quest’anno in ritardo rispetto ai tempi di consegna degli altri anni, visto il delicato momento istituzionale che la sanità vive. “E’ stato un lungo cammino di 9 mesi, quasi un parto – ha scherzato Maurizio Di Pierro, regista e responsabile della compagnia teatrale Retropalco impegnata in prima persona nel gesto – ma alla fine ce l’abbiamo fatta”. Di Pierro ha anche annunciato uno spettacolo in preparazione per i mesi di marzo e aprile.

Mentre i volontari di Ambasciatore d’Amore consegnavano giocattoli ai bambini di pediatria, nell’ambito dell’iniziativa “Il Villaggio di Babbo Natale”, l’apparecchio è stato presentato e messo a disposizione degli operatori, la cui soddisfazione si rispecchia nelle parole del dott. Mazzari, responsabile del reparto. “Un regalo importantissimo che ci viene fatto, altrettanto chiediamo anche alle istituzioni in termini di unità necessarie al lavoro ospedaliero.”

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