Questo il nome della manifestazione di chiusura di un percorso formativo che le classi quinte della scuola elementare Marconi hanno affrontato nel corso dei mesi scorsi. L’unità didattica si è posta l’obiettivo di formare ed educare i ragazzi superando ogni forma di egoismo e in tale contesto ai piccoli è stata spiegata l’importanza della donazione degli organi, seconda possibilità per tanta gente che soffre di tornare a vivere grazie a una scelta consapevole.
Questa mattina i bambini si sono esibiti in balli giochi e canti, in presenza del sindaco Franco Ancona, del presidente dell’Ato della sezione di Martina Franca il sig. Cavallo, di persone che hanno beneficiato della donazione di organi, ma anche delle famiglie che hanno perduto i propri cari e che hanno scelto di donare gli organi regalando una nuova vita. È il caso della famiglia Schiavone che ha perso il figlio Leonardo e della famiglia Tagliente. Recentissima la scomparsa di Mattia, che collaborava con questa testata giornalistica.
La manifestazione si è aperta con la lettura di una poesia sul tema della donazione e si è conclusa sulle note della canzone di Eros Ramazzotti “Occhi di speranza” cantata dai piccoli che ha commosso tutti i presenti. Al termine il presidente dell’Ato ha ringraziato la dirigente scolastica Anna Maria Leo e tutte le insegnanti, sottolineando quanto sia importante istruire sin da piccoli i ragazzi alla donazione e far capire che chi ci lascia resta in mezzo a noi come un angelo facendo un dono di vita di incommensurabile valore. Ha inoltre aggiunto, facendosi portavoce della famiglia Tagliente, che la consapevolezza di sapere che ben 7 persone stanno meglio grazie al gesto compiuto e fortemente voluto dallo stesso Mattia li conforta in un momento così difficile.
In chiusura la mamma di Mattia e di Leonardo hanno tagliato un gruppo di palloncini lasciandoli volare verso il cielo salutando i due ragazzi che seppur morti restano vivi in tutti noi e tra noi, nella gente che hanno aiutato.
Diffondere la cultura della donazione di organi rappresenta uno dei tanti modi per aiutare il prossimo e un esempio di grande generosità.E sapere che un proprio caro che non c’è più è servito a dare speranza di vita e gioia ad altre persone rende più tangibile il suo ricordo.E come sempre partire dai giovani è un punto di partenza fondamentale che ha un’efficacia maggiore rispetto ad un’educazione in ambito ospedaliero.
Giornata commovente…alle risate dei bimbi in festa, agli applausi di noi “grandi” che abbiamo voluto così premiare gli sforzi fatti dai nostri figli, è seguita la riflessione e la commozione per quelli che non ci sono più e la…ammirazione per quei genitori che, in un momento di grande dolore, invece di abbandonarsi alla rabbia per un destino crudele ed ingiusto, hanno compiuto un atto di grande, immensa generosità. Brava la giornalista che ha redatto questo articolo che credo di aver visto sabato mattina e mi è sembrata animata da un coinvolgimento più che professionale…
È doveroso da parte della stampa trasmettere un messaggio di grande rilievo quale la scelta della donazione degli organi. Un gesto che va oltre le sofferenze personali in un momento di dolore, grande prova di amore per la vita da donare a chi in difficoltà ne ha bisogno regalando una speranza. Ho fatto solo il mio dovere evidenziando qualcosa in cui credo fermamente: il dono della vita..una seconda volta. Evelina.