Sarebbe stato individuato da una telecamera privata, intorno al primo pomeriggio di sabato, nei pressi della villa dove è avvenuto l’omicidio di Martino Aquaro, 69 anni impiegato pensionato dell’INPS, il 33 enne Angelo Semeraro di Martina Franca, con un precedente penale a suo carico relativo ad una rapina qualche anno fa. La perquisizione fatta in casa dell’uomo avrebbe prodotto delle ulteriori prove a suo carico come delle tracce ematiche sulla gamba destra di un jeans che era stato lavato, sulle suole delle scarpe e su un giubbotto. Si attendono le analisi che dovrebbero confermare l’appartenenza alla vittima. C’è poi il ritrovamento di una parte del bastone che avrebbe colpito ripetutamente la vittima, un coltello utilizzato nell’omicidio e poi un lenzuolo macchiato di sangue del quale c’è riserbo da parte degli inquirenti sul suo utilizzo. Tanti indizi, ma anche tante cose su cui fare chiarezza e sulle quali, nella conferenza stampa, gli inquirenti hanno mostrato tanta riservatezza. Si è svolta alle 22.30 circa nel Commissariato di Martina Franca alla presenza del Procuratore capo di Taranto Franco Sebastio, del Questore Enzo Mangini, della dottoressa Ida Perrone che ha svolto le indagini, del dirigente del Commissariato Salmieri e di alcuni ispettori che hanno collaborato alle indagini. Angelo Semeraro è in stato ed è stato tradotto nel carcere di Taranto. Spetterà ora al GIP confermare l’arresto. Molti dubbi sul movente per il quale potrebbero esserci degli sviluppi. Non è scontato il tentativo di rapina e non c’è alcun tipo di parentela tra la vittima ed il presunto omicida. Gli esiti dell’autopsia daranno alcune risposte, ma altre verranno fuori da ulteriori indagini. Il giovane sarà interrogato lunedì mattina alla presenza del suo avvocato Luigi Palmieri, noto per aver rappresentato la famiglia di Sara Scazzi. Non è nemmeno difficile pensare che questo fatto di cronaca nera che ha già interessato parecchi media nazionali non venga proprio trattato dalle note trasmissioni televisive. Fino a questo momento il presunto omicida non avrebbe confessato.

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