Il Dirigente Salmeri chiederà al giudice una sanzione più severa per i tre georgiani arrestati per il tentato furto a Martina. Sono già noti alle Forze dell’Ordine ed uno è evaso dai domiciliari

Erano già noti alle Forze dell’Ordine i tre georgiani arrestati ieri pomeriggio in via Taranto mentre stavano svaligiando un appartamento al quarto piano della centralissima strada cittadina. “Sono tutti e tre pregiudicati che hanno utilizzato diversi alias nel corso del tempo – ha spiegato il Dirigente del Commissariato di Martina Franca Francesco Salmeri – ed uno è addirittura evaso dagli arresti domiciliari a maggio scorso”. L’uomo evaso è stato anche colui che ha colpito con una testata al volto ed un calcio alla caviglia un agente al Commissariato, procurandogli delle lesioni guaribili, fortunatamente, in pochissimo tempo. “Chiederò l’inasprimento della pena al giudice che si occuperà del caso”, ha promesso Salmeri. I tre arrestati, nati rispettivamente nel 1975, 1978 e 1985, sono sicuramente artefici, secondo gli inquirenti, di un altro tentativo di furto in un appartamento sito in Corso dei Mille la scorsa settimana. “Probabilmente i tre avevano già attenzionato quell’abitazione, ma fanno base nel barese e dalla mia precedente esperienza tarantina posso dire che un gruppo di georgiani si era interessato alle abitazioni in via Magna Grecia, a Taranto”. Secondo quanto riferito dal Dirigente, infatti, il gruppo è specializzato in apertura di porte blindate, con schede telefoniche e con ritagli plastificati arrotondati agli angoli.

Adesso le indagini serviranno a capire chi c’era con loro ad attenderli (gli inquirenti sono convinti che ci fosse almeno una quarta persona che aspettava i tre ladri in auto) e per questo saranno utili i tre telefonini – identici – sequestrati ai georgiani. Una cosa, comunque, è certa: la richiesta, da parte di Salmeri, di pene più severe per chi si è macchiato già di un reato del genere, che viola l’intimità di ciascuno. Non a caso, dopo l’arresto dei tre, la folla che si era radunata nei pressi dell’abitazione in via Taranto, ha applaudito a lungo le Forze dell’Ordine, a dimostrazione dell’emotività comportata da un avvenimento del genere.

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