Il parlamentare Gianfranco Chiarelli, superate, almeno in parte, le ore terribili del Pdl da una settimana in qua, comunica alcune cose. Non inerenti la questione-fiducia al governo, peraltro. Di seguito tre sue dichiarazioni:

Apprendo dell’ennesimo atto intimidatorio che ha colpito questa volta mezzi della società dell’amico prof. Angelo Fiore. Nel condannare, per l’ennesima volta, ogni forma di violenza, esprimo la mia personale solidarietà e vicinanza. È giunto il momento di affrontare la questione ordine pubblico a Taranto superando la visione della emergenza e valutando l’insieme delle diverse concause che, purtroppo, hanno prodotto una escalation di atti criminosi. Al primo posto deve esserci l’attenzione per il rilancio economico del territorio al fine di porre rimedio alle tante crisi che si susseguono (Ilva, Isolaverde, Vestas, precari nei servizi, ect.). In questa ottica le attività per le bonifiche possono costituire una grande opportunità, con che si dia priorità assoluta alle imprese locali.

 

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Esprimo compiacimento per il prestigioso incarico ricevuto dall’amico sen. Lino Nessa nell’ambito delle istituzioni comunitarie. La sua nomina a membro onorario del Consiglio d’Europa è il riconoscimento di un lungo e qualificato lavoro svolto in tanti anni di impegno politico, e allo stesso tempo testimonianza del ruolo di primo piano di cui  il nostro Paese continua ad essere accreditato in Europa. All’amico Nessa le congratulazioni personali e gli auguri di buon lavoro per il nuovo incarico.

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C’è da augurarsi che le dichiarazioni del ministro Bonino che scrive su facebook “Non è accertata la colpevolezza, e non è accertata l’innocenza”  rientrino in una possibile strategia, a dire il vero poco comprensibile, nella complessa vicenda che riguarda i due marò italiani, ingiustamente trattenuti in India. Diversamente c’è davvero da restare basiti; se il ministro degli esteri italiano è il primo ad avere dubbi sulla innocenza dei nostri militari, allora c’è davvero da essere seriamente preoccupati. L’intera vicenda è caratterizzata da un numero impressionante di errori, iniziati con il cosiddetto governo dei tecnici, che ha messo in campo il massimo della incompetenza; ora occorre porre rimedio a quegli errori e portare in Italia al più presto i due militari pugliesi. Mi auguro che il ministro non faccia prevalere il suo noto orientamento antimilitarista rispetto alla tutela di due cittadini che, come molti altri, sono impegnati in missioni all’estero per proteggere il traffico marittimo dalla pirateria che, in ogni caso, è da ritenersi la vera causa di quanto accaduto nelle acque internazionali.

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