Da sinistra i consiglieri comunali Fumarola e Bello, l'on. Gianfranco Chiarelli, il Consigliere regionale Renato Perrini ed il coordinatore locale dei Conservatori e riformisti Giovanni Basta

Si è tenuta questa mattina una conferenza stampa di Conservatori e Riformisti alla quale hanno partecipato il coordinatore cittadino Giovanni Basta, i consiglieri comunali Bello e Fumarola, il Consigliere regionale Perrini e l’On. Gianfranco Chiarelli.  Gli argomenti sono stati: il declassamento dell’ospedale di Martina Franca e la situazione della SS. 172. Perrini ha lamentato il comportamento dell’Amministrazione di Martina per non aver fatto squadra e non aver cercato la condivisione di tutti. Chiarelli ha esordito dicendo che non bisogna inquinare la verità. “Ci troviamo difronte ad un Governatore che a Martina ha raccolto più di 11.000 voti e non ha avuto considerazione per i martinesi”. Chiarelli ha difeso la qualità dell’ospedale di Martina e riconosciuto i meriti di Pentassuglia. “Il Governatore della Puglia è il più grande bugiardo che io abbia conosciuto” ha dichiarato il parlamentare martinese “quello che ha detto a Martina, lo ha detto a Grottaglie, a Manduria, scaricando le sue responsabilità sul Governo Nazionale”.  Non ha risparmiato critiche per l’Amministrazione comunale che a suo dire è stata supponente, ignorando di fatto tutte le istituzioni che fossero fuori dalla loro parte politica. Chiarelli ha sbugiardato Emiliano riguardo il compito del Ministero alla Salute che “Valuta solamente il piano finanziario e non entra in merito al riordino. Bisogna capire se le logiche e le diatribe all’interno del suo partito devono essere pagate dai cittadini di Martina Franca” Cosa che è stata ribadita anche dal Consigliere regionale Perrini che ha attribuito le scelte di Emiliano alla sua battaglia personale nei confronti di Renzi ed al suo obiettivo di diventare segretario nazionale del PD. “Se Ancona & C avessero deciso di incontrare sia me che altri membri della nostra coalizione come Perrini, probabilmente non saremmo in queste condizioni” ha continuato Chiarelli “Quale contributo può dare l’opposizione se viene continuamente ignorata e non viene nemmeno avvisata sulla strategia che si vuole portare avanti?”. Chiarelli ha affermato che la martinesità deve prevalere sulle appartenenze politiche e bisognava prendere le distanze da ‘un mistificatore come Emiliano. Queste cose andavano fatte insieme e per tempo, non come l’aver fatto fare una lettera ai sindaci della Valle d’Itria solo il primo marzo, quando la delibera porta la data del giorno precedente, ha precisato il parlamentare martinese. “Tutti dovremmo farci un bagno di umiltà, quando è in gioco la vita dei cittadini” ha concluso Chiarelli, riferendosi all’atteggiamento del tipo: “Ce la vediamo noi” da parte dell’Amministrazione comunale. “Le responsabilità sono di chi governa, ma questo non ci fa stare meglio riguardo questa situazione. Ci deve solo far riflettere”. Chiarelli ha dettato le strategie da adottare: “1) portare la discussione nella terza commissione dove Pentassuglia è stato lasciato solo, non avendo una struttura che lo abbia supportato, magari insieme al nostro Consigliere regionale. Ci sono tutti i presupposti affinché la Commissione alla sanità possa portare al raggiungimento della qualifica di primo livello l’ospedale di Martina e non solo, perché ci sono tutti i requisiti. Bisogna fare la battaglia insieme a tutti i Consiglieri regionali del territorio ed ai sindaci. 2) Penso che il Comune di Martina Franca debba fare ricorso al TAR a difesa di tutti i cittadini”. Propositivo Chiarelli in questa circostanza. Qualcuno della stampa gli ha riportato una dichiarazione del capogruppo del PD Lafornara che lo aveva accusato  di strumentalizzazione e  mancanza di gioco di squadra, quando aveva chiesto le dimissione del sindaco. Il parlamentare gli ha risposto con una battuta: “Avrà letto male quello che gli hanno scritto”. Alla fine si è parlato anche della situazione della SS. 172 ma ve ne parleremo a parte. “Da questa amministrazione abbiamo sempre avuto, piuttosto che richieste di collaborazione le stesse accuse: ‘Ricordatevi quando governavate voi’. E questa è la situazione”. Con questa frase si chiude una conferenza stampa che per alcuni aspetti rappresenta una novità.

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