Di seguito un comunicato diffuso dal rettore della basilica di San Martino, monsignor Franco Semeraro:

L’intera giornata di domani e quella di domenica 8 settembre sarà vissuta nella Basilica di san Martino con lo slogan: PORTE APERTE PER LA PACE .La Basilica ha un dovere particolare di pregare e intercedere per la pace: à stata dichiarata dieci anni fa dall’Unesco, Monumento portatore di una cultura di pace.

Sarà esposta alla venerazione e per la preghiera dei fedeli la grande tavola di MARIA,INTERCESSIONE DI PACE che viene esposta ogni anno il 1° gennaio, Giornata mondiale della pace. Domani Basilica aperta ininterrottamente dalle 08 alla mezzanotte per accogliere chi vuole unirsi alla preghiera universale per la pace indetta da Papa Francesco.

Domani sera alle 19.00,Messa per la pace. Alle 20.00 : veglia di pace con collegamento diretto da Piazza san Pietro dove il Papa guida la grande preghiera. Un grande schermo posto in Basilica consentirà di unirsi a Papa Francesco. Vi saranno momenti di ascolto, di silenzio, di preghiera alla Madonna con la recita del Rosario della Pace.

Sarà anche possibile l’adorazione eucaristica nel Cappellone.

Domenica 8 settembre, festa di Maria Nascente si continuerà a proporre intenzione di preghiera per la pace. A mezzogiorno celebrazione del battesimo per cinque neonati sotto il segno di Maria e della richiesta di pace. La Basilica negli anni passati ha consolidato un rapporto con la Comunità Cattolica di Damasco: un nutrito gruppo di martinesi a Damasco incontro’ nell’aprile del 2010 il Patriarca Melkita, Sua Beatitudine Gregorios III Laham, Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente e in quell’incontro il Patriarca promise una visita a Martina Franca. Il viaggio in Siria prosegui’ fino a Maalula, villaggio cristiano in cui ancora si parla l’aramaico dei tempi di Gesu’ e a Saydnaya, il piu’ celebre santuario mariano della Siria, luoghi in cui in queste settimana si spara e si distrugge. Intorno ad Aleppo vi fu una indimenticabile celebrazione eucaristica nel sito cristiano antichissimo di San Simeone lo Stilita. La Siria con i suoi immensi tesori storici e archeologici – straordinario il museo di Damasco e Palmira nel deserto -si rivelo’ come culla della civiltà. Pregare per questa nazione e questo popolo è chiedere che sia ancora salvato un pezzo di storia universale, un frammento di umanità sofferente. La basilica invita la città a ritrovarsi domani sera per questo straordinario appuntamento di preghiera.

 

 

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