Questa nella foto (diritti riservati) non è la casa di Psycho. Piuttosto è la villa confiscata a un camorrista di Castellammare di Stabia e annoverata, da alcuni anni, nel patrimonio immobiliare del Comune di Martina Franca. Perché questa villa è nel nostro territorio comunale, si trova nella zona di San Paolo ed era il nascondiglio dello stabiese.

Abbiamo scattato la foto pochi giorni fa, perché è talmente “tutelata”, questa parte di patrimonio comunale, che dopo un sopralluogo tecnico risalente a chissà quanti mesi fa, non hanno neppure messo il lucchetto al cancello, gli addetti. Per cui, chiunque può aprire e farne ciò che vuole. Evidentemente nella categoria “chiunque” non rientrano i menutentori (le condizioni del giardino ne sono riprova).

Dunque, negli anni scorsi, dopo la confisca al camorrista e l’attribuzione al Comune di Martina Franca, si era insediata lì un’organizzazione che si occupa di bambini cardiopatici. Con l’amministrazione-Palazzo si era anche richiesto un sostegno al ministero dell’Interno per ristrutturare l’immobile, cosa che avrebbe permesso di dividerlo in quattro locali da concedere ad organizzazioni di volontariato (per legge la destinazione deve essere a fini sociali). Poi è arrivata l’amministrazione attuale, che ottenuto il finanziamento (con ampia pubblicità data alla cosa nei mesi scorsi) e dopo un paio di cambiamenti nella destinazione d’uso, dai bambini disagiati ai profughi, ha prodotto questo, al momento: una villa completamente in disuso, perché nessuna organizzazione sociale ne fruisce tuttora; non uno straccio di recupero dell’immobile che al suo interno è presumibilmente ricettacolo di sporcizia; condizioni del giardino che sono palesi. Aggiungiamo, per la serie “tutela del patrimonio pubblico”, che nemmeno il lucchetto al cancello è stato messo.

Emblema, questo, di una situazione del patrimonio comunale molto complicata e caratterizzata da disattenzione: si pensi che dopo un poderoso lavoro di censimento degli immobili di proprietà comunale, non c’è traccia del patrimonio del Comune di Martina Franca neppure nel sito internet istituzionale comunale. E dire che ci deve essere, per legge, perché i cittadini devono sapere.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando a usare questo sito, siete d'accordo con l'uso dei cookie. maggiori informazioni

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close