Raramente, come in questo caso, si può mutuare l’affermazione del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Trattandosi di acqua, l’esempio va benissimo. Per noi il bicchiere è mezzo pieno, cioè siamo ottimisti, dopo avere ottenuto un risultato che riteniamo importantissimo come quello di un lavoro tutto sommato banale, cioè due semplicissimi rubinetti dell’acqua alle fontane di villa Garibaldi e piazza Vittorio Veneto. Ci eravamo messi a rompere le scatole ogni giorno, con lo stesso articolo, per dire che senza rubinetti per la chiusura delle fontane, il potenziale di acqua sprecata è di un milione e mezzo di litri di acqua all’anno. L’amministrazione comunale ha fatto la sua parte nel giro di una ventina di giorni e il problema, per due fontane, dopo i rilievi effettuati da Evelina Romanelli che hanno originato la nostra campagna di stampa, è risolto.

Ora, di quel milione e mezzo di litri, ne restano però duecenticinquantamila circa, ancora da salvare. Si tratta dell’acqua che sgorga, ancora senza limitazioni, dalla fontana di piazza Umberto. Ci vuole un ultimo sforzo insomma. Poi, consiglieremmo all’amministrazione comunale un controllo complessivo del sistema delle fontane pubbliche nella nostra città. E a tutte le amministrazioni locali, di tutti i centri, ci sarebbe da consigliare di fare altrettanto, per salvare chissà quante decine di milioni di litri di acqua che ancora viene buttata da semplici, innocui, zampilli dalle fontanelle delle nostre città.

Naturalmente, per la fontana di piazza Umberto il contatore di giorni passati dalla nostra denuncia continua: oggi siamo a 15.

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