Il Comune di Martina Franca, lo scorso giugno, con un voto del consiglio comunale decise le scadenze delle rate per la Tares. Non si sa ancora quanto si deve pagare per il nuovo tributo dei rifiuti e dei servizi perché non si riesce a mettere insieme o a controllare quattro numeri (quelli del piano finanziario) ma si è data chiarezza almeno sulle date di scadenza delle quattro rate: 31 luglio, 31 agosto, 31 ottobre e 31 dicembre.

Chiarezza? Oddio: ecco la chiarezza. Scadenza ultima rata, 31 dicembre 2013. Dal sito internet istituzionale del Comune di Martina Franca:

Per la copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili degli enti è prevista una maggiorazione che, per l’anno in corso, è di 0,30 Euro per metro quadrato ed è riservata allo Stato, da versarsi in un’unica soluzione unitamente all’ ultima rata del tributo 31.12.2013.

Ieri Franco Mariella, ex assessore e consigliere comunale e candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative, ha scovato (e ce l’ha inviata) una risoluzione del ministero dell’Economia a proposito delle scadenze Tares. Dell’ultima rata in particolare, quella che contiene gli 0,30 euro al metro quadrato da destinare allo Stato e che può essere pagata con modello F24 o con bollettino di conto corrente postale. Penultimo capoverso del primo paragrafo del documento ministeriale:

… Poiché il versamento deve avvenire entro il 16° giorno di ciascun mese di scadenza delle rate, come stabilito per i versamenti unitari dall’art. 18 del D. Lgs n. 241 del 1997, e, per quanto riguarda il bollettino di conto corrente postale, dall’art. 4 del D. M. 14 maggio 2013, qualora l’ente locale abbia fissato la scadenza dell’ultima rata del 2013 nel mese di dicembre, il versamento dovrà essere necessariamente effettuato entro il giorno 16 di tale mese.

Cioè, il Comune di Martina Franca ha fissato la scadenza dell’ultima rata oltre il termine vero di scadenza, voluto dallo Stato con norme di cui si era già a conoscenza quando si è deliberato in consiglio comunale martinese. C’è un problema per i contribuenti: pagheranno in ritardo, quelli che lo faranno dal 17 dicembre in poi, pensando di essere in regola. Ma per lo Stato, con quei 30 centesimi di euro al metro quadrato, non lo saranno. E questo perché il Comune di Martina Franca ha sbagliato le date di scadenza.

La questione, potenzialmente, è da milioni di euro complessivi. Ma di grave c’è l’errore in sé, quale che sia la consistenza economica.

Franco Mariella, oltre ad avere trovato quest’altro errore nel pasticciaccio Tares, ci ha anche riportato una sua riflessione: “chiedo agli amministratori comunali di prendersi un lungo periodo di vacanza. Così ci sarà qualche danno in meno per i contribuenti che, per la Tares, sono tutti i martinesi, siano essi famiglie o imprese. Prima di andarsene in vacanza però l’amministrazione dovrebbe far capire alla città come può continuare a pagare lo stipendio a chi fa questi errori in aggiunta ai tanti già commessi. E i consiglieri comunali, il cui ruolo è quello di indirizzo e controllo, cosa hanno controllato, quando hanno deliberato le scadenze delle rate? Ma da chi è rappresentata questa città? Io sono molto preoccupato. Adesso vadano immediatamente in consiglio comunale e correggano la scadenza dell’ultima rata”.

 

35 pensiero su “Tares: il Comune sbaglia la scadenza dell’ultima rata”
  1. Scusate, ma questa gente perché non va a casa? Davanti al comune scrivete: “DILETTANTI ALLO SBARAGLIO”!!! Sono di più le cose che sbagliano che quelle che vengono svolte esattamente. Una vergogna veramente. Di cose extra non ne fanno, ma a quanto pare non riescono a portare avanti neanche l’ordinaria amministrazione. La prossima volta non candidatevi proprio, almeno fate più figura.

  2. A questo punto c’è da ritenere che forse un requisito essenziale per essere assunti da questa amministrazione è quello di essere capaci di commettere quanti più errori possibili.
    Sindaco, penso che di tempo ne ha avuto già abbastanza! Vanno adottati i provvedimenti disciplinari e (s)valutativi per questi soggetti. Dove sono le giovani intelligenze martinesi? Cioè, quelle (intelligenze) della campagna elettorale che, addirittura, doveva essere fatte rientrare. Qui sono arrivati gli scarti, mi sa! Non martinesi!

  3. Invidio i miei concittadini che hanno tante certezze in tanti campi ed è per questo che sottopongo loro alcune domande:
    1) i comuni devono chiudere i bilanci preventivi entro il 30/11/2013, data così posticipata perchè allo stato attuale non sanno (i comuni) se devono (possono) iscrivere tra le entrate la seconda rata Imu sulla prima casa. Addirittura, se dovesse cadere il governo viene rimessa in discussione anche la soppressione della prima rata Imu (per il comune di Martina vale milioni di euro);
    2) Con DL 102/2013 il governo nazionale ha rivisto le regole del tributo sui rifiuti, sollevando tra l’altro molti problemi interpretativi tutti da risolvere. I continui interventi normativi sulla Tares (ieri sera Renzi chiedeva a Porta a Porta al governo la certezza normativa in campo tributario citando proprio la Tares per la quale ci sarebbero state ben 8 modifiche) spingono il dipartimento a riconoscere una situazione di “carattere eccezionale” che permette ai comuni di far slittare i versamenti dell’ultima rata tares al 2014. Soltanto, nel fare

    1. Grazie per il suo intervento. La risoluzione del ministero dell’Economia risale al 9 settembre, cioè a tre giorni fa ed è successiva a tutti i dubbi interpretativi da lei citati, e in maniera specifica avverte che anche in caso di rinvio dell’ultima rata Tares al 2014, si deve pagare comunque entro il 16 dicembre 2013 la parte ralativa allo Stato, che con quei soldi ci chiude il bilancio 2013. Ecco perché non si può arrivare fino al 31 dicembre con il pagamento, altrimenti si andrebbe, per lo Stato, a rischiare di inserire le entrate nel nuovo esercizio finanziario. La situazione, creda, è chiarissima e che si parli del sedicesimo giorno del mese per il pagamento si sa da prima della delibera consiliare con cui quelle scadenze sono state fissate. Quello commesso a palazzo ducale è un errore grave e, invidiando anche io chi ha certezze, ne posso però esprimere una nel caso specifico: l’errore commesso è grave e, trattandosi di soldi dei cittadini che, in alcuni o molti casi si toglieranno il pane di bocca per pagare in tempo la Tares, non ci sono giustificazioni per chi, quei cittadini che pagheranno in tempo, li farà trovare pure in una situazione di ritardo. Non ci sono giustificazioni. Si ponga subito rimedio e si trovi anche il modo per dire una parola troppo poco usata dalle parti dell’amministrazione-Ancona: si chieda, cioè, scusa. (agostino quero)

  4. Il commento precedente non era ultimato perchè inavvertitamente ho pigiato il tasto dell’invio. Tornando all’intervento di prima il governo, nel consentire ai comuni di sforare nel 2014, si è dimenticato che la maggiorazione di 0,30 a mq spetta allo stato che dovrebbe contabilizzarlo entro l’anno (anche a livello statale commettono errori normativi nonostante in quelle stanze dei bottoni ci sono sicuramente tra le migliori intelligene di Italia). Tutto quello che ho scritto, avendo meno certezze dei miei concittadini che mi hanno preceduto in questi interventi, non è farina del mio sacco ma è stato preso integralmente dal sole 24 ore di ieri pag. 19. Considerate che, ancora ieri,, il Ministero ha dovuto emettere una risoluzione ministeriale 9/F che necessita, a sua volta (e ci sarà sicuramente nei prossimi giorni) di un ulteriore intervento volto a rendere più razionale il pagamento dell’ultima rata che, allo stato attuale, deve essere sdoppiata, pagando il 16/12/2013 la maggiorazione allo stato do 0,30 euro al mq e fino al 2014 il saldo al comune.
    Il comune di Martina, non avendo ancora deliberato le tariffe può intervenire sulla(e) scadenza (e) dell’ultima rata.
    Onestamente, se gli amministratori e i dirigenti locali riuscissero a risolvere i problemi che neanche a livello nazionale trovano soluzione sarebbero dei fenomeni, ma dal momento che tali non sono e che non ho mai incontrato nella mia vita di tutti i giorni tra i miei concittadini dei fenomeni (presuntuosi molti) mi accontento se gli amministratori non sono LADRI e fanno del loro meglio nella attività amministrativa. Ai miei concittadini che vivono di certezze segnalo che a fine mese dovrebbe esserci a Martina un convegno sulla finanza locale dove poter far sfoggio della propria preparazione dando tutte le soluzioni necessarie agli amministratori dei tanti comuni che interverranno che, a tutt’oggi, non sono riusciti ancora a trovare altrove.

    1. Grazie per il suo intervento. Non sono un tecnico della materia ma provo a ragionare da quel cittadino ignorante in materia che sono, e che tuttavia come ogni concittadino deve pagare la Tares. Se esiste, come esiste (lo dice proprio il ministero) da sedici anni quel criterio del sedicesimo giorno del mese per pagare, e se, per i pagamenti di bollettino in conto corrente postale, è stato ribadito a maggio 2013 e cioè prima che il consiglio comunale deliberasse le scadenze, io che sono un ignorante ma che devo pagare la Tares, come posso rimanere indifferente rispetto a un errore così grossolano commesso dall’amministrazione locale? Si sa che va pagata il 16, cosa deliberi la scadenza al 31? Non si chiedono fenomeni ma neanche fenomeni al contrario. Dall’Imu dell’anno scorso in poi non se ne capisce niente con questo ufficio tributi e con questa amministrazione comunale. Non se ne capisce niente, tuttora, ricordo, neanche sulla quantità di soldi che occorrerà versare per il tributo Tares, perché a palazzo ducale sono incapaci (e ribadisco: incapaci) di far sapere a quanto caspita ammonta il costo del servizio. Incapaci. Ora, un errore è ammesso. Due anche, un po’meno ma anche. Tre, iniziano a venire dei dubbi. Ma quando è sempre o giù di lì, come sta facendo l’amministrazione-Ancona in tema di tributi sin dall’anno scorso, questo è un problema reale per la città. Ripeto: non ci sono giustificazioni. lo capisce perfino un ignorante come me. (agostino quero)

  5. Caro direttore, ho letto il suo intervento di rettifica quando stavo scrivendo la seconda parte e pertanto le rispondo adesso. Secondo lei perchè intervengono le risoluzioni se non per chiarire cose poco chiare? Le posso dire che nel campo normativo sono più le cose non chiare di quelle che tali sono. E, nonostante non viva di certezze, ritengo che ci saranno nuove risoluzioni perchè tanti comuni, a differenza di Martina che non avendo deliberato le tariffe può ancora intervenire, hanno già geliberato fissando, addirittura, al 2014 e nonal 31/12/201 la scadensza dell’ultima rata. Sa che il ministro Tremonti (sicuramente tra i primi tributaristi di Italia) ha causato, nonostante fosse ministro, alle banche con i suoi pareri ben remunerati accertamenti per miliardi di euro? Una conferma sulle incertezze normative che ci sono sempre la stiamo avendo in questi giorni in cui i professori di diritto costituzionale non si mettono d’accordo sulla retroattività o meno della Legge Severino. Se i mie concittadini che tutto sanno hanno una soluzione a riguardo lo dicessero così la facciamo finita anche con questa telenovela sulla decadenza o meno di Berlusconi.

    1. Grazie per il suo intervento. Io di Martina Franca mi occupo. C’è una norma di sedici anni fa, perfezionata prima della delibera di consiglio comunale a Martina Franca, relativa al giorno di scadenza della rata. E si è messo, in delibera consiliare, un altro giorno. C’è un costo del tributo non ancora fissato, a Martina Franca, non per buona sorte ma per incapacità, è un campionario di errori da mesi e mesi a Martina Franca. Questa è la realtà. Le date sono quelle. Le situazioni sono poco chiare in assoluto in Italia riguardo al tributo Tares, concordo con lei, ma quelle poche cose che potevano essere fatte con chiarezza, a Martina Franca, sulla Tares, sono state bucate in modo clamoroso. Questo è, purtroppo, un dato incontrovertibile. E non creda che sia divertente evidenziarlo. Come mai la scorsa seduta di consiglio comunale non ha riguardato, dopo tre stralci, la determinazione del tributo Tares, nonostante le certezze espresse dal sindaco Franco Ancona che ai consiglieri della sua maggioranza, in una riunione, ha detto che i numeri erano giusti? Sulla Tares stanno sbagliando tutto. Numeri, date, scadenze. Ciò a danno dei cittadini, come tutti noi sappiamo bene. Lei, pagando l’ultima rata Tares (facciamo un esempio) il 17 dicembre 2013, ed essendo contento di questo perché lo ha fatto entro i termini indicati dal Comune, sarebbe contento se alla sua porta bussasse, un giorno x, lo Stato sanzionandola per avere pagato in ritardo? Perché la sostanza di quell’errore, ripeto errore, commesso a palazzo ducale, è questa. Errore che si aggiunge agli altri. E ancora, ribadisco, non abbiamo ascoltato una parola di umiltà, di ammissione della caterva di errori commessi, da quegli uffici e da quell’amministrazione. Questa cosa rammarica, sinceramente. (agostino quero)

  6. La citata risoluzione 9/DF parla chiaro, non solo sulla scadenza ma anche su come la scadenza è stata determinata e come doveva essere determinata dai comuni; non ci sono scuse e avvocati difensori o presunti tali che possano giustificare gli errori, elencati nei commenti precedenti,in materia di tributi e gli errori del settore del personale evidenziati nei gg. scorsi da alcuni comunicati stampa,è chiaro?!
    L’unico dato certo, indifferentemente se trattasi di errori o meno, è che i probabili autori sono sempre le stesse persone.L’amministrazione Ancona, dopo aver appurato gli eventuali e molteplici errori, è tenuta a porre rimedio nell’interesse della città, diversamente, deve spiegare che non sono errori e il perché.
    Personalmente, se non ci sarà nessun atto di rettifica da parte dellAmministrazione,conservero la delibera con le scadenze determinate dall’amministrazione Ancona e pagherò il 31dicembre c.a., contestualmente, però, invito tutta la cittadinanza a pagare entrò il 16 dicembre c.a.
    Caro Direttore, ormai come consuetudine, non ci rimane altro che dire: that’s Martina!

  7. Ma di cosa stiamo parlando ? Ma se la risoluzione 9/DF è del 09/09/2013 è chiaro che qualcosa dovranno correggere sulla scadenza TARES di dicembre a Martina Franca.
    Queste risoluzioni vengono emesse proprio per chiarire dubbi normativi.
    Dovreste fare un anno di tirocinio in uno studio di commercialisti per capire qual è l’universo fiscale italiano e quante di queste risoluzioni vengono emesse per chiarire dubbi o buchi normativi. E questo non per la TARES ma per tutto l’universo fiscale italiano.

    1. Grazie per il suo intervento. Il corso, il tirocinio, lo vada a fare lei, se mi permette. Il Comune di Castellana Grotte, come abbiamo riportato, ha correttamente evidenziato la scadenza di dicembre, e lo ha fatto proprio nel periodo in cui il Comune di Martina Franca deliberava male. Ecco di cosa stiamo parlando. Serietà per favore. (agostino quero)

        1. Grazie per il suo intervento. Gli esiti del tirocinio la soddisfano? In quanto al suo PS, ricordo a me prima che a lei e a tutti quanti, che il provvedimento sulla Tares, di determinazione del tributo, non è stato ancora preso perché hanno SBAGLIATO TUTTO QUELLO CHE SI POTEVA SBAGLIARE (lo scrivo in maiuscolo così entra nella testolina di tutti noi) e hanno SBAGLIATO ANCHE LA DATA DI SCADENZA DELL’ULTIMA RATA, a palazzo ducale. Le dispiacerà ma io non posso farci niente. Saluti. (agostino quero)

        2. Se esce una Risoluzione di questa portata che spiega come devono andare le cose, evidententemente non tutti sono stati geni come Castellana Grotte oppure a Castellana Grotte gli è andata di culo (fortuna) fissando una data di scadenza in anticipo (30/11/2013) magari anche ignorando l’ultima scadenza del 16 dicembre 2013 spiegata con questa risoluzione.

          1. Grazie per il suo intervento. La scadenza è il sedicesimo giorno del mese ed è stato ribadito anche prima della delibera consiliare di Martina Franca. Il fatto che ha già attribuito a chi frequenta palazzo ducale, di avere ottenuto esiti diversi e peggiori di Castellana Grotte (che parla di 30 novembre proprio per rispettare la norma, è scritto in quella delibera consiliare. Lo abbiamo scritto: si informi meglio) è un passo avanti. Continui così che un passettino alla volta si avvicina a comprendere il danno fatto ai cittadini. Rivolgo a lei la stessa domanda rivolta a un altro che la metteva negli stessi termini suoi: lui non mi ha risposto, vediamo se lei ci riesce. Dunque: se lei, cittadino, pagasse l’ultima rata Tares il 17 dicembre, convinto di avere ottemperato nei termini giusti al pagamento vista la scadenza fissata dal Comune, e poi le bussasse alla porta lo Stato venendola a sanzionare per un ritardo nel pagamento, lei sarebbe contento? Risponda: o sì o no. Senza giri di parole. Perché il succo della questione è questo. Il resto sono chiacchiere. (agostino quero)

          2. Io non faccio giri di parole ne rispondo con si o con un no.
            Non ci deve essere danno perchè proprio in virtù di questa risoluzione la data di scadenza deve essere corretta.
            Noi cittadini ad oggi non abbiamo avuto nessun danno perchè il provvedimento Tares non esiste e perchè la scadenza del 31/12 non è ancora arrivata e perchè noi cittadini dobbiamo pretendere la rettifica di tale scadenza al 16 dicembre.
            L’unico danno che subiamo è quello di avere un servizio di raccolta rifiuti vecchio, dobbiamo solo sperare di avere un servizio nuovo a stretto giro entro 1 anno al massimo.

          3. Grazie per il suo inteervento. Ha fatto il temuto giro di parole. Va be’. La delibera è ufficiale, quella data è ufficiale e fin quando non la cambiano è un danno per i cittadini. E la cambieranno solo perché qualcuno si è accorto di un grossolano errore, predisposto e commesso, a palazzo ducale. Il tributo Tares non è stato varato perché hanno SBAGLIATO TUTTO QUELLO CHE SI POTEVA SBAGLIARE, gli attuali amministratori e gli attuali addetti. Comprendo che c’è da difendere l’indifendibile e spero che qualcuno dei difesi la apprezzi per questo. Ma, per l’appunto, è una posizione indifebdibile. Hanno sbagliato tutto e continuano. (agostino quero)

    2. P.S. Non credo che la nostra amministrazione possa ammettere errori o chiedere scusa per un provvedimento che non è un provvedimento.
      Il provvedimento non esiste perchè nessun provvedimento Tares è stato approvato dal nostro Consiglio Comunale e dai Revisori.
      Quindi aspettiamo il provvedimento approvato (che è legge) poi ci impegniamo a trovare gli errori e poi ci impegniamo a pretendere le scuse, l’umiltà, ecc.

  8. Ritengo che i soggetti pubblici (dipendenti) non siano dei volontari, percepiscono uno stipendio (e che stipendio!!!), lavorano (almeno dovrebbero) solo mezza giornata, partecipano a corsi di formazione pagati da noi cittadini: di che sosa vogliamo giustificarli? Il PEF della TARES dove è (quante versioni sono state proproste)? I revisori non approvano, CONTROLLANO (meglio, dovrebbero controllare) ed esprimono parere. Bisogna essere obiettivi, non di parte, ed obiettivi significa TUTELARE gli interessi della collettività, non giustificare chi nela propri attività remunerata da noi cittadini commette errori. Sbagliare è umano (e si corre ai ripari) perseverare è diabolico! Soprattutto a spese della povera gente (e ce n’è tanta) che oggi non può comprare da MANGIARE! Io mi vergognerei. Il commercialista che sbaglia, PAGA di propria tasca e dal 15 agosto scorso è obbligato ad avere anche la polizza RC.

  9. Grazie per il consiglio, magari farò il tirocinio presso il suo studio, per il momento mi accontento di mettere la faccia nei miei commenti firmandomi con il nome e cognome e, comunque, di cercare di fare al meglio il mio lavoro, il Funzionario responsabile della riscossione, quindi, di mettere a disposizione di tutta la cittadinanza la mia esperienza e competenza maturata in diversi comuni italiani, dalla provincia di Caserta alla Provincia di Cosenza;le garantisco che Castellana grotte non è l’unico comune ad aver determinato correttamente le scadenze premia della risoluzione 9/DF del 9.9.13.
    Per tale motivo, pubblico la tanto citata risoluzione per dare modo a lei e a tutta la cittadinanza di leggerla, http://media.directio.it/portal/Prassi/20130909_Risoluzione9DF_TARES.pdf , quindi le evidenzio che è stata prodotta a fronte di richiesta di chiarimenti, ma anche e soprattutto il richiamo alle normative largamente antecedenti alla data della delibera dell’amministrazione Ancona con la quale è stata sbagliata la scadenza della 4 rata!
    Forse, Castellana grotte, Pomezia ecc. conoscevano le normative richiamate nella risoluzione e invece Martina no?!Probabile!!
    In fine, considerato il corpo dei suoi commenti, volti probabilmente a demonizzare l’interlocutore, le chiedo la gentilezza di rispettare l’intelligenza di chi con garbo ed educazione risponde ai sui commenti,quindi, anche il rispetto di dell’intelligenza di tutti i martinesi.

    1. Se si riferisce a me, sottolineo ancora una volta che proprio la risoluzione citata (che io ho già letto), come lei stesso dice è stata prodotta a fronte di richiesta di chiarimenti. Evidentemente qualcosa non era chiaro che con questa risoluzione è stato chiarito (ecco il giro di parole), altrimenti questa risoluzione non aveva motivo di esistere (escluso i bravi geni di Castellana Grotte, Pomezia, ecc.)
      Non demonizzo nessun interlocutore ne devo difendere nessuno anche e sopratutto perchè non sono politico.
      Ma a me sembra che in questa testata non si faccia altro che trovare il pretesto per attaccare l’operato di questa amministrazione, anche se discutibile in qualche passaggio.
      (fonte wikipedia)”Un danno è la conseguenza di un’azione o di un evento che causa la riduzione quantitativa o funzionale di un bene, un valore, un attrezzo, una macchina, un immobile o quant’altro abbia un valore economico, affettivo, morale”, il provvedimento Tares ad oggi non ha provocato nessun danno perchè il provvedimento non esiste e perchè spero che quella scadenza di dicembre venga rettificata.

      1. Grazie per il suo intervento. Lei cita wikipedia e io cito i libri di tecnica e deontologia giornalistica. Giornalismo è informazione critica sulla realtà. Critica. A lei e ad altri sembra ipercritica, va bene. Non per questo la testata cambia il suo modo di raccontare le cose. Quando si opera bene viene detto. Quando si opera male viene detto. In quanto al danno, vuol sapere? Non si conosce ancora, perchè è stato COMPLETAMENTE SBAGLIATO IL CALCOLO FINORA; a quanto ammonti il tributo Tares. Quel calcolo è stato fatto da gente stipendiata dalla comunità, e dunque anche da lei, e avallato da gente che si è candidata per amministrare la cosa pubblica. Lo ha fatto male. Per me questo è un danno. Molto grave. E se non ci fosse stato un ex consigliere comunale ad accorgersi dell’ennesima cantonata presa dall’amministrazione-Ancona e dagli uffici comunali in materia di Tares, e se non ci fosse stata questa testata che a suo dire trova il pretesto per parlare male e tutta una serie di considerazioni che se le tenga pure, lei oggi forse non starebbe qui a sperare in un rimedio al problema, perché c’era una bella dormitona collettiva in corso. Il sindaco che dice alla sua maggioranza essere giusti i numeri della Tares, com’è che non ha portato la delibera di determinazione del tributo in consiglio comunale,l’altro ieri? E questo non è un danno alla collettività, fare una manfrina di questo genere da quattro mesi? Lei sa, se una vicenda tipo-Tares fosse accaduta in un’azienda privata, dove sarebbe ora il responsabile, vero? Se un suo cliente le chiedesse di svolgere un’operazione e lei dopo quattro mesi stesse ancora a zero dopo aver compiuto solo errori, lei avrebbe ancora quel cliente? Risponda con onestà. O sì o no. Il resto, come ho detto prima, sono chiacchiere. Ah già, lei non rispnde o sì o no: una cosa troppo diretta può essere anche troppo scomoda, comprendo. (agostino quero)

  10. Forse mi sono spiegato male,i chiarimenti sono stati chiesti da chi e resi necessari a chi probabilmente non conosceva la normativa citata nel corpo della risoluzione; mi sono spiegato ora?! I miei interventi finiscono qui.

    1. Grazie per il suo intervento. Cos’è, l’hanno sfiancata? Certo, chilometri di parole per non dirne due di ammissione (“hanno sbagliato”) possono anche stancare l’interlocutore. Va be’, oggi le è andata così. (agostino quero)

    2. I chiarimenti, quindi, sono stati forniti da una risoluzione ministeriale al solo Comune di Martina Franca ….perchè sono ciucci o sono stati forniti a una molteplicità ci Comuni ciucci.
      Tranquilli lascio sempre a voi l’ultima parola, come sempre accade in ogni discussione in questa testata.

      1. Grazie per il suo intervento. Le racconto una cosa, a proposito di quella scadenza del 30 novembre. A Ginosa hanno deliberato come a Castellana Grotte e dunque, oggi non hanno problemi. Segretario generale, a Ginosa, è attualmente una persona che in passato era segretario generale a Martina Franca. Dei disastri del passato hanno parlato sempre quelli di ora, se non sbaglio. (agostino quero)

  11. Il direttore chiede ad Antonio, che da quello che scrive dovrebbe essere un commercialista, se avrebbe ancora un cliente dopo non essere riuscito, a distanza di 4 mesi, a predisporgli magari un bilancio. Ebbene, caro direttore, bisogna vedere se il cliente fornisce tutti i dati per chiudere il bilancio perchè, altrimenti, è tecnicamente impossibile predisporlo e chi sostiene il contrario dice solo e soltanto PUTT…TE. Nella fattispecie sappiamo tutti che i dati di base per presisporre la Tares dovevano essere forniti dalla Tradeco, società che l’attuale maggioranza si è ritrovata e che,invece, i sindaci Palazzo e Conserva avrebbero potuto sostituire ma che non hanno potuto perchè non voleva un consigliere di peso appartenente a quel gruppo consiglieri-dirigenti che comandava a Palazzo Ducale. Ebbene, questi dati, dai quali non è possibile prescindere, sono stati forniti in maniera approssimativa, e con molto ritardo, dalla società. Tra l’altro, negli anni passati sarebbero stati presi per buoni e, forse, senza i dovuti approfondimenti i dati. Per esempio, nel decennio passato è stato richiesto il numero dei dipendenti impiegati a Martina, le mansioni svolte, le buste paga di ognuno, i mezzi impiegaqti? Nonostante il parere di congruità, alcune voci mi sembrano sinceramente eccessive. Il comune di castellana è riuscito a fissare per il 30/11/2013 la scadenza dell’ultima rata non già perchè aveva interpretato bene la legge ma perchè aveva potuto predisporre il tutto in tempo, avendo avuto la collaborazione e non l’ostruzionismo da parte della propria società di raccolta. Oggi, come se non bastasse, ci tocca leggere anche un articolo, su un giornale locale, in cui si denuncia la condotta morbida nei confronti di tale ditta tenuta dall’attuale amministrazione. Il bello, tra il mio stupore, è che a scriverlo è proprio colui il quale ha sostenuto (memorabile il titolo in prima pagina:SE PO FA) proprio il candidato sindaco che era stato il principale referente della società di raccolta nel decennio precedente.
    Preciso che non me ne può fottere di meno della dirigente Merico, la cui scelta fu opera del sindaco PALAZZO che non riconfermò la Picoco, come richiesto di un gruppo di consiglieri che cercava di accontentare per tenere insieme la sua maggioranza variabile(quella si era alta politica), e tanto non mi interessa la dirigente Merico che invito il sindaco Ancona a richiamare come dirigente RICCI che riusciva, tra il silenzio della stampa, a chiedere a me e a tutti i miei concittadini di pagare integrazioni tarsu del 2007 e 2008 nel 2010 e, forse, nel 2011. Ma Ricci riusciva a restare al suo posto nonostante i bilanci si approvavano, dopo diffide prefettizie, alla fine dell’anno successivo.
    Oggi, ci si preoccupa delle sanzioni che potremmo pagare noi cittadini per una scadenza cui mancano ancora 63 giorni. Tra l’altro, quando la norma non è chiara (e fino ad oggi non lo era, tanto da rendere necessario l’intervento ministeriale, e io aggiungo, ancora, dopo questa rsoluzione, non lo è) non possono essere applicate le sanzioni.

    1. Grazie per il suo intervento. Io sono perfettamente, ma fino alle virgole, d’accordo con lei riguardo ai dati Tares e alla Tradeco. Ma proprio totalmente d’accordo. Ora mi sa spiegare perché il sindaco in una riunione di maggioranza ha detto che quei numeri erano giusti? (agostino quero)

  12. Perché uno dovrebbe ammettere una cosa che non ritiene vera?
    Il suo interlocutore che ha scritto che lei trova ogni pretesto per attaccare l’amministrazione comunale potrebbe invertire il ragionamento e dire che è lei a non ammettere questa verità evidente, e questo impegna molti in discussioni sfiancanti.
    Nessuno nega il suo diritto di pensarla diversamente al riguardo e sarebbe opportuno che lei facesse lo stesso con gli altri.

    1. Grazie per il suo intervento. La notizia è che il Comune ha sbagliato la scadenza della rata Tares. Può non piacere. Ma è vero. Se uno non lo ritiene vero non sta parlando della notizia. Sta parlando di un’altra cosa. In quanto a far esprimere le opinioni, se io volessi evitare che lei esprima pubblicamente il suo pensiero potrei con estrema facilità non pubblicare per nulla il suo commento. Come vede, il suo commento è pubblico. Lei pensi quelli che vuole, naturalmente. Ma anche io. Saluti. E complimenti sinceri perché è uno che ha messo un nome e un cognome. (agostino quero)

  13. Direttore più che sfiancato sono demoralizzato da chi cerca di difendere l’indifendibile negando l’evidenza, sia sull’argomentazione intavolata che sull’operato di questo notiziario e sulla sua persona. Chi la conosce sa bene che per mantenere la sua autonomia di pensiero lei ha cambiato numerose testate giornalistiche e il successo che riscuote questo notiziario, a differenza di altri simili, è riconducibile solo a lei,comunque, that’s Martina!
    Ormai la sinistrite, l’arte del demonizzare e del creare confusione cercando di inserire argomentazioni diverse da quelle trattate, ha contagiato anche me, tanto da evidenziare quanto segue.
    Come ha scritto qualcuno sopra se non c’è il provvedimento non c’è l’errore, quindi, se l’oggetto di una determina pubblicata nell’albo pretorio è diverso dalla determina allagata, la determina di cui trattasi dovrebbe essere nulla perchè probabilmente ha distratto l’attenzione e quindi potenzialmente non è stata letta dalla cittadinanza.
    Premesso ciò, purtroppo, l’oggetto del nr. di prot. 3429, http://80.207.248.66/apol/default.asp , confermato anche nella descrizione della pubblicazione, http://80.207.248.66/apol/pubblicazione.asp?IdAPOL=16161 , alla quale è allegata la Determina http://80.207.248.66/apol/APOL/16161/17924.pdf , dovrebbe rendere nulla la Determina; ma, purtroppo, Direttore le sorprese non finisco mai.
    Per tale motivo richiamo la sua attenzione e l’attenzione del Rag. Mariella, persona preparata e obbiettiva, sull’effettivo oggetto della Determina, http://80.207.248.66/apol/APOL/16161/17924.pdf ,
    quindi sul corpo e sulla motivazione della stessa, nonché da quanto sentenziato dal Consiglio di stato con la sentenza Nr. 3413/2012 http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%204/2008/200810348/Provvedimenti/201203413_11.XML.
    A corredo trasmetto la normativa richiamata nel corpo della determina, art. 17 D.lgs. 112/99, http://www.parlamento.it/parlam/leggi/deleghe/99112dl.htm , e il D.M. 21/11/2001, http://gazzette.comune.jesi.an.it/2001/30/2.htm .
    Alla luce di quanto esposto sopra e considerato che il comune di Martina Franca riscuote a mezzo ingiunzione fiscale,chiedo:
    1. quanto posto in essere dal comune di Martina Franca il 21.08.2013, rimborso delle spese di procedura esecutiva effettuata a mezzo ingiunzione fiscale, osserva quanto sentenziato il 12.06.2012 dal consiglio di stato che annulla i rimborsi delle spese di procedura esecutiva per la riscossione a mezzo ingiunzione fiscale perché ritiene che detti rimborsi sono dovuti solo per la riscossione a mezzo ruolo come da D.Lgs. 112/99?
    2. quanti sono in totale i provvedimenti di sgravio?
    3. perchè sono stati emessi i provvedimenti di sgavio?
    That’s Martina!

  14. Caro direttore, avevo inviato una replica, come da sua esplicita richiesta, ma non sarò stato buono ad inoltrargliela. Mi chiedeva di spiegare i motivi per cui il sindaco avrebbe detto in una riunione di maggioranza che i numeri erano a posto. Ho detto che, a mio avviso, aveva commesso l’errore di fidarsi di una società fornitrice del comune. Non è stato questo l’unico errore commesso dal sindaco in questi 15 mesi di amministrazione perchè, sempre a mio avviso, farebbe bene a dire i motivi veri dell’allontanamento di alcuni amministratori così da evitarci gli elogi postumi. Consideri che quando ancora si parlava di candidato sindaco ho detto che per la situazione esistente a Martina sarebbe stato opportuno candidare un magistrato alla Bocassini. Uno degli errori più grandi commessi dal sindaco, e ne sono veramente convinto, è stato quello di non nominare lei addetto stampa.
    Una considerazione voglio fare a proposito della scadenza dell’ultima rata della tares:
    Se la norma relativamente alla scadenza era così chiara da mesi come mai nessuno (il dirigente responsabile del Pdl locale, l’esperto ex politico che interviene sempre su questi temi) ha mai sollevato il problema fino alla pubblicazione,l’altro giorno, sul sole 24 ore dell’articolo in cui si parlava della risoluzione che affrontava questo problema?
    Approfitto della sua pazienza chiedendole se sa dirmi qualcosa sui motivi che portarono alla mancata riconferma della Picoco nel gennaio 2011 e del perchè la giunta Palazzo scelse (non si trattava di mobilità ma di libera scelta) proprio la tanto discussa dirigente Merico? Lo so che con i se non si va da nessuna parte, tuttavia, voglio provare a immaginare che se quel lettore che interviene spesso, facendo la morale, non fosse stato buon ultimo a firmare lo scioglimento del consiglio comntribuendo al commissariamento di un anno forse:
    sarebbe stata riconfermata la Picoco e, quindi non sarebbe stata nominata la tanto discussa Merico;
    la giunta (magari anche di destra) avrebbe avuto 15 mesi, e non 2, per indire la nuova gara per i rifiuti;
    ci sarebbe stata un nuovo appalto dei rifiuti;
    la nuova società vincitrice avrebbe fornito dati puntuali e senza ritardo alla amministrazione per elaborare la Tares;
    tutta la procedura tares si sarebbe svolta con meno intoppi;
    noi contribuenti non avremmo corso il rischio (qui si tratta di rischio mentre nel caso della integrazione Tarsu 2007/2008 pagata nel 2010-2011 si è trattato di evento verificatosi) di pagare in ritardo la quota di competenza dello stato;
    non avremmo scritto tutti questi papiri.

    1. Grazie per il suo intervento. Io le dico semplicemente, una volta ancora, che è stato il sindaco a invitare i consiglieri della sua maggioranza a votare la determinazione del tributo Tares perché i numeri erano giusti. E se non fosse stato per il lavoro di questa testata (non solo il mio) oggi avremmo un tributo Tares basato su errori. Io, questo, a un sindaco non lo concedo. Non so lei. In quanto al non essere io l’addetto stampa, confermo che loro non volevano perché io appartenevo al passato e io non volevo perché non ho neanche presentato il curriculum, come invece hanno fatto 219 persone di cui 216 invano, una sorta di segreto di Pulcinella fu la scelta, come lei e chiunque ricorderà. Aggiungo che l’attuale addetto stampa di fatto, che lavora bene e si chiama Valeria Semeraro, non figura neanche come tale, perché i contatti con la stampa, da contratto (a meno che le funzioni di Valeria Semeraro non vengano finalmente messe correttamente per iscritto nel nuovo contratto di questi giorni) vengono tenute da un professore di matematica, stimatissimo ma non iscritto all’ordine dei giornalisti, come si dovrebbe convenire a un ufficio stampa di ente pubblico e come, correttamente, fece il vituperato Franco Palazzo e, prima di lui, il vituperato Leonardo Conserva e, prima ancora, Bruno Semeraro. Invece Franco Ancona ha inaugurato questa particolare visione del mondo. Così Lorenzo Micoli figura avere i rapporti con la stampa, Valeria Semeraro manda i comunicati (talvolta anche Micoli). Evviva la chiarezza. E Valeria Semeraro non ha il minimo di responsabilità in questa palese disorganizzazione, per non definirla palese violazione. Io lo evidenziai l’anno scorso. Il sindaco se ne fregò altamente. Dato un contesto del genere, meglio rimanerne fuori. Vorrà dire che inviterò Valeria Semeraro a prendere un caffè e ci faremo una bella chiacchierata sulle radici quadrate. (agostino quero)

  15. P.s. Quando ho detto che il sindaco ha sbagliato a non nomianrla addetto stampa è perchè ritengo l’attuale camministrazione carente e dilettante nella comunicazione.

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