Sono salite a 7 le vittime nel porto di Genova, e 4 feriti uno dei quali di origini tarantine: si tratta del 33enne Giorgio Meo. Sono stati identificati i corpi delle vittime: sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Robazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Daniele Fratantonio, guardia costiera di 30 anni, di Rapallo. Michele Robazza, 45 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Marco De Candussio,40 anni, della Guardia Costiera, sposato, un figlio di 13 anni;Sergio Basso, 50 anni,di Genova, dipendente Rimorchiatori Riuniti,torrettista e Maurizio Potenza, 50 anni, pilota del porto di Genova. Due restano ancora dispersi. Al Molo Giano si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della Torre di controllo del Porto, una struttura in cemento alta oltre 50 metri. L’infaticabile lavoro dei sommozzatori ha tratto fuori dall’acqua altri tre cadaveri, rimasti imprigionati nell’ascensore Torre Piloti. Le indagini aperte dalla procura di Genova stanno cercando di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto ma sarà solo la scatola nera a fornire maggiori dettagli sull’accaduto. La nave é stata sequestrata. Secondo alcune testimonianze avrebbe avuto un’avaria ai motori, per cui era diventata ingovernabile. “Di certo non doveva essere lì” ha commentato Merlo, presidente dell’AP . “Una nave di quelle dimensioni non può far manovra in quella zona”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con sgomento la notizia del gravissimo incidente avvenuto nel Porto di Genova, si strige al dolore dei familiari delle vittime, rendendosi interprete del profondo cordoglio del Paese, e rimane in trepida attesa per la sorte dei dispersi. Lo riferisce un comunicato del Quirinale
