Si fa la colletta per l’ufficio del giudice di pace. Gli avvocati aderenti alla sezione locale Udai, unione degli avvocati d’Italia, al momento del tesseramento 2013 destineranno una quota di quanto versato, per contribuire all’acquisto della carta, degli articoli di cancelleria, e di quanto necessario per l’organizzazione dell’ufficio. “Per carta non si intendono solo i fogli e le cartelline” evidenzia un avvocato, “c’è anche la carta igienica”.

Siamo a questo punto, all’ufficio del giudice di pace di Martina Franca.

Nei giorni scorsi avevamo raccontato dell’allarme lanciato dagli avvocati e dal coordinatore dell’ufficio: mancano, appunto, anche i soldi per la carta. Un misto di spending review e disattenzione.

Sullo sonfo c’è poi la questione della sede: questo è il terzo sindaco che deve occparsene. lì quell’ufficio non può più rimanere, le condizioni di lavoro sono ai limiti dell’impossibile. L’archivo è descritto nella foto. Il resto è in linea con l’archivio, per un ufficio che si occupa dei destini delle persone.

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